A 110 Km di via mulattiera, da Serrastretta, si trova il villaggio Accaria, così denominato dall’antica dimora di un tal Caria. Esso si divide in duo rioni: Accaria Rosario ed Accaria Quinzi. Quest’ultimo ebbe il nome del suo fondatore tal Mascaro Quinzi. Vicino al primo, esiste anche il rione Cannelli, così denominato da tal Gigliotti alias Cannello suo primo abitatore; e ad un centinaio di metri dal secondo, verso Ovest, c’è il rione Palmatico, così denominato dal nome della contrada. Non v’è certezza circa l’anno di loro fondazione, ma credesi che abbiano avuto origine al principio del XVIII secolo. In Accaria vi sono due chiese: una nel rione Accaria Quinzi, sotto il titolo dell’Immacolata, eretta nel 1772, e l’altra nel rione Rosario sotto il titolo medesimo, eretta nel 1795. Da questi rioni per andare nel Comune di Feroleto, vi esistono, nel territorio stesso, altre due borgate: una denominata Marulli e l’altra Galli, la cui fondazione credesi abbia avuto origine nel principio del secolo XIX da persone Serrastrettesi; ma furono, e sono tuttora, amministrate dal Comune di Feroleto. Tratto dal testo “Storia di Serrastretta dalle origini al 1938”, Autore:Filippo Bruni, Ed.Rubbettino
Accaria Palmatico, oggi Quinzi, fu eretta a parrocchia il 1814 insieme con quella di S. Michele. Non conosciamo in quale mese e in quale giorno del 1814 fu stilata la Bolla Vescovile, perché il Bollario del Vescovo Mons. Pellegrino (1795-1818) è stato smarrito. Il nulla osta regio spedito al Vicario Generale della Diocesi don Raffaele Milati è del 27 agosto 1812, e riguarda pure l’istituzione della parrocchia di S. Michele – frazione di Serrastretta – con i villaggi di levoli, di Migliuso e di Polverini. Alla nuova parrocchia di Accaria Palmatico furono aggregate le sottofrazioni di Accaria Rosario, di Galli, di Vaiola e di Marulli, allora dipendenti dalla parrocchia di Zangarona. Il parroco, don Francesco Mastroianni, rispondendo ai quesiti posti da Mons. Candido prima della Visita Patrorale del 1883, scrive: “La chiesa dell’Immacolata di Quinzi fu innalzata a parrocchia con decreto reale del 27 agosto 1812 e con Bolla Vescovile del 1814. Siccome nello stesso sito esisteva una chiesuola, il parroco don Francesco Mascaro la fece spianare dalla fondamenta e costruì l’attuale chiesa parrocchiale.” La frazione di Accana Rosario, il 1814 quando fu eretta a parrocchia Accaria Palmatico (Quinzi), era ancora una Borgata di poche case, però vi era sorta la società laicale del SS. Rosario che, nel 1795, aveva incominciato a costruire l’attuale chiesa. Con il tempo la Borgata si ingrandì e per numero di abitanti superò di molto quelli della frazione Accaria Palmatico. Un po’ per questo motivo, un po’ per motivi campanilistici, il 12 ottobre 1853 i cittadini di Accaria Rosario si rivolsero al Vescovo Mons. Barberi affinchè volesse trasferire la sede della parrocchia nella loro chiesa, in considerazione che il loro villaggio aveva ormai raggiunto i 950 abitanti, mentre intorno alla chiesa parrocchiale di Accaria Palmatico (Quinzi) ce ne erano appena 180. Mons. Barberi, in data 30 ottobre 1863, respinse questa richiesta per non riaccendere litigi campanilistici ed anche perché, essendoci allora in Accaria due economi, l’assistenza alle varie frazioni non sarebbe mancata. I cittadini della frazione Fronti, che erano stati aggregati alla parrocchia di Accaria Palmatico al momento della sua costituzione, il 14 luglio del 1890 chiesero a Mons. Valensise di ritornare alle dipendenze della parrocchia di Zangarona, ma la richiesta fu respinta. Furono invece accontentati da Mons. Giambro il 31 agosto del 1940.
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