Accaria Rosario
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Chiesa B.V. Maria del S. Rosario

La chiesa parrocchiale di contrada Accaria Rosario presenta la classica impostazione morfologica degli edifici per il culto edificati a partire dalla prima metà dell’800. Impostata stilisticamente secondo i canoni dell’architettura sacra di matrice neoclassica, presenta elementi tipici del linguaggio architettonico locale quali la muratura “a rapillu” o “rinzeppata”. Questo carattere vernacolare si fonde con elementi aulici della cultura neoclassica, quali portali in pietra, cornici, capitelli, lesene, cornicioni, che ne impreziosiscono l’immagine. L’edificio si compone di una navata centrale, culminante  nel presbiterio e nell’abside, a cui si affianca, sul lato destro per chi entra, una navata laterale, di larghezza pari circa alla metà rispetto alla navata centrale. In fondo alla navata laterale è collocata la sagrestia e la torre campanaria, quest’ultima a base quadrangolare e di considerevoli dimensioni rispetto al contesto dell’edificio.

Un precedente intervento di restauro ha consentito di sistemare la facciata dell’edificio con una ammirevole operazione di recupero del paramento murario in pietra civata, del portale in pietra e della stessa porta principale della chiesa. Analoghi interventi hanno consentito di ristrutturare la torre campanaria, rifacendo i solai di piano intermedi e le scale di accesso ai diversi livelli.

La navata centrale è coperta da una volta a botte cassettonata, sorretta da centine lignee a “basto di mulo” nelle quali si incastrano i listelli in legno di castagno che fanno da supporto all’intreccio di verghe ricavate dalle canne palustri (“cannizzate”). Le cannizzate fungono da supporto allo stucco di calce che completa la superficie della volta. La volta non presenta sconnessioni o alterazioni riscontrabili a vista dalla navata, mentre una più dettagliata analisi del sistema di copertura è impedito dal manto di tavole orizzontali attualmente presente al di sopra di essa. La struttura di copertura è realizzata in capriate di legno di castagno, al di sopra delle quali sono sistemati i correntini in legno che sostengono le tegole.

L’inizio dei lavori per la costruzione della Chiesa di Accaria Rosario, dedicata a Maria SS. Del Rosario, risale al 1795.

La struttura architettonica della Chiesa riproduce fedelmente i canoni dello stile di fine Settecento in Italia.

La Chiesa del SS. Rosario ha una pianta divisa in quattro campate in cui nelle prime tre, sulla destra, è inserita una apertura con arcata a tutto sesto che collegano la navata centrale a quella laterale; l’ultima campata invece è più larga delle altre e corrisponde alla zona presbiterale (zona riservata al clero che comprende  sostanzialmente l’altare principale ed il tabernacolo) che è rialzata rispetto al resto della navata da tre gradini.

L’arco tra la terza e la quarta campata sporge molto più delle altre dal muro e assume la forma di un arco trionfale proprio perché introduce alla zona presbiterale e ne incornicia l’accesso; sulla sua sommità sono scolpiti tre girasoli incorniciati in un tondo ai cui lati sono raffigurati, in altorilievo, due angeli che sorreggono un cartiglio con scritta in latino con la quale si è voluto sottolineare l’uso di vera vernice dorata ed argentata per realizzare il tondo.

Tra la navata principale e quella laterale lungo l’imposta di sostegno delle arcate, compaiono delle lesene cioè delle finte colonne appiattite e decorate che sporgono leggermente dal muro con una base e un capitello decorato in stucco dorato con due foglie di acanto che spuntano dai due angoli. Questi finti pilastri sono collegati tra loro in alto da un cornicione uniforme che corre lungo tutte le pareti della navata principale interrotto soltanto nella parete d’entrata, al dì sopra del portone principale sul quale si erge la cantoria, una ampia tribuna un tempo destinata al coro ed all’organo. Il parapetto di questa si presenta riccamente decorata da una finta formella centrale con un leone ed una scala ed altre dieci con bassorilievi di angeli musicanti realizzati in stucco bianco e dallo sfondo dorato.

La copertura della navata principale è una volta a botte la quale è attraversata da costoloni sporgenti decorati anch’essi in stucco bianco e dorato che proseguono l’andamento delle lesene delle arcate sottostanti. Tra un costolone e l’altro, nella volta, sono inserite diverse decorazioni di tipo vegetale. Gli otto finestroni, quattro per lato, si aprono nella volta con una apertura cuspidata.

Questa chiesa accoglie anche opere marmoree e lignee ed opere pittoriche di grande importanza.

Senza dubbio l’oggetto artistico che da maggiore prestigio alla chiesa del SS. Rosario è il grande dipinto posto sulla parete adiacente all’ufficio parrocchiale nella navata laterale. Questa  grande tela (195×179 cm), dipinta ad olio, ha per soggetto l’episodio dell’ultima cena di Gesù in cui Egli, circondato dai dodici Apostoli riuniti attorno ad una tavola imbandita, benedice l’Eucaristia.

La luce non domina completamente la scena sacra in quanto essa è riflessa principalmente dalla particola che Gesù tiene in mano, dalla superficie del tavolo e in maniera minore riflette anche su alcuni volti mentre il resto della scena è avvolta nell’ombra.

L’opera, risalente al XVII secolo,  ha subito un recente restauro che ne ha riportato alla luce il suo aspetto originale e reca nella parte bassa a sinistra il nome del precedente restauratore: “P.e CORRA DO TINe AD 1843”.

Un’altra opera pittorica decora la parete di sinistra, è una tavola raffigurante l’Annunciazione alla Vergine inserita in una cornice stuccata. La scena si svolge in un interno dai toni piuttosto scuri; insieme alla presenza dell’Annunciata, probabilmente intenta a leggere, e dell’Angelo che giunge al cospetto di Maria su una nuvola, all’interno del dipinto sono presenti anche due personaggi generalmente assenti nella iconografia tradizionale del tema della Assunzione: San Giuseppe posto alle spalle di Maria e San Francesco d’Assisi che compare nel tondo in basso a destra.

Un altro dipinto su tavola, di manifattura più recente, è esposto nella sagrestia e raffigura il battesimo di Gesù nel fiume Giordano.

L’insieme delle opere scultoree lignee più pregevoli comprendono l’originaria statua raffigurante la Vergine del Rosario, attualmente posta nell’ufficio parrocchiale, la statua raffigurante San Giuseppe e la più recente statua raffigurante Maria Regina.

Mentre l’opera marmorea di maggior risalto è il Fonte Battesimale.

La volta che ricopre la zona presbiterale è a botte ed ha al suo centro uno splendido affresco inserito in un tondo quadrilobato che raffigura Maria Santissima del Rosario in trono che reca la coroncina del Rosario nella mano sinistra; sulla sua gamba destra siede giocondo il Bambino Gesù, mentre due angioletti fanno capolino alle loro spalle; ai piedi della Vergine è rappresentata invece la figura di San Domenico.

Nella navata laterale la volta è piatta ma abbellita da due archi che la attraversano; sulla parete esterna si aprono tre piccoli oblò.

La facciata, a campana, si presenta con uno stile piuttosto moderato il quale ha visto un ritorno al suo aspetto originale in pietra, cioè spogliata dallo strato di stucco in seguito ai lavori di ristrutturazione svoltisi negli ultimi anni; lavori che hanno permesso anche il restauro della torre campanaria che versava in pessime condizioni strutturali, della piazza antistante la Chiesa e del portale principale.

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