Riflessioni sul Sacramento del Battesimo cristiano di San Giovanni Paolo II – Terzo giorno
“… La Chiesa continua ad obbedire nei secoli alle parole rivolte da Gesù agli Apostoli: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le Nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,18-19).
Il Battesimo è una rigenerazione spirituale, una “nascita dall’alto” (cf. Gv 3,7), non meno vera e reale della nascita alla vita terrena. Questi bimbi mediante il Battesimo – come ci insegna la fede cristiana – saranno liberati dal peccato originale, saranno interiormente santificati per mezzo dell’infusione della grazia santificante, insieme con i doni degli abiti delle virtù teologali della fede, della speranza, della carità e dei doni dello Spirito Santo; saranno incorporati e resi conformi a Cristo e perciò diventeranno, in lui, figli di Dio, inseriti nella Chiesa, corpo mistico del Verbo incarnato.
Questa vita divina, che sarà loro comunicata dal Sacramento, dovrà crescere, maturare, perfezionarsi lungo il cammino della loro vita…
È compito e dovere di tutta la Chiesa, ma in special modo dei genitori, dei padrini e delle madrine aver cura di aiutare questi nuovi figli di Dio nella loro crescita soprannaturale, offrendo loro ogni giorno l’esempio costante, generoso e costruttivo di una esistenza vissuta integralmente secondo le esigenze del Vangelo.
È questo l’augurio che oggi io rivolgo a questi piccoli, nuovi cristiani, nuovi membri della Chiesa in esultanza, nuovi frutti della Redenzione!” (San Giovanni Paolo II, Omelia dell’08/01/1984, Città del Vaticano – Roma).