Solennità della Madre di Dio

La solennità della Madre di Dio che celebriamo ogni primo giorno del nuovo anno civile ci invita ad allargare il cuore per cogliere la bellezza del tempo e dell’eternità di Dio manifestata dal Suo Divin Figlio nato da Maria Vergine. Dio, attraverso questo Figlio Unico e Primogenito, di ogni frammento di tempo vuol farne momento di grazia e di salvezza. Dall’Incarnazione in poi non c’è un tempo profano e un tempo sacro: tutto è redento da Cristo. Tutto è sacro eccetto ciò che, col peccato, sottraiamo al suo amore redentore. Il cammino del tempo, il succedersi dei giorni, degli anni, dei se­coli, dei millenni, per chi crede in Gesù, non è un andare verso il nulla, ma un procedere verso la pienezza della vita.

E tutto questo è stato possibile grazie a Maria che accettando di vivere l’avventura della divina maternità ha legato per sempre Dio all’uomo e l’uomo a Dio. In Lei Madre, tutto il creato sì rinnova e ogni maternità perde la maledizione dell’Eden e si riveste della beatitudine divina: benedetto il frutto del tuo grembo.

Maria di Nazareth è stata preparata e sognata per diventare la Madre di Dio. Egli stesso l’ha scelta perché ella accogliesse, nel dono della sua libertà e di sé stessa a Lui, il compito di diventare la Madre del Verbo fatto carne. All’annunzio dell’Angelo, Maria accolse nel cuore immacolato il Verbo di Dio e meritò di concepirlo nel grembo verginale. Accogliendo il Verbo Dio, e cioè la Parola di Dio, Cristo, prima nel suo cuore e poi nel suo seno. Maria ha permesso che avvenisse quello scambio mirabile tra la divinità di Cristo e la nostra umanità; per cui Cristo è diventato Figlio dell’Uomo e l’uomo è diventato Figlio di Dio. Da qui la funzione materna di Maria, non solo rispetto al Cristo, ma anche rispetto agli uomini, che sono generati dalla morte e risurrezione di Cristo, ma che prima ancora di essere generati dalla sua morte e risurrezione, in ordine di tempo, sono stati generati o meglio rigenerati nel Mistero della sua Incarnazione. Cristo, grazie a Maria, scende a livello dell’uomo, non per rimanere al suo livello, ma per portare l’uomo a Dio.

Maria è veramente la Madre di Dio; davvero Dio ha scelto di venire al mondo passando, come tutti, dal ventre di una donna, dopo aver sentito per nove mesi i battiti del cuore di sua madre. Il Dio invisibile e trascendente si umanizza nella persona del Figlio che non disdegna di nascere da una donna come tutti i bambini di questo mondo. Così facendo, Egli permette a sua Madre di diventare «porta del cielo». La maternità tocca in Maria il vertice del suo valore. In Maria sono benedette tutte le madri del mondo, che sono l’espressione della benedi­zione di Dio. cioè l’impegno di Dio a promuovere la vita.

Dio non gioca a fare l’uomo, Dio si è fatto uomo in Maria perciò da sempre i cristiani di ogni lingua e confessione l’hanno proclamata, invocata, venerata con verità: Madre di Dio.

Nel suo grembo l’Eterno è entrato nel tempo col suo “sì” obbediente, il Cielo si è riconciliato con la terra, e non solo Dio, ma tutti gli uomini hanno trovato in Lei la propria madre e ogni maternità il suo più vero significato.

Uniti agli angeli e ai santi del Paradiso, con tutti i cristiani del mondo, lodiamo Dio per quanto operato nella sua e nostra Madre, mentre al cuore materno di Lei affidiamo gli aneliti di pace di tutti i popoli, in particolare del popolo ucraino che da 10 mesi orami non vive nella pace ma nelle lacrime di dolore e nei lamenti di cuori spezzati delle madri e dei figli che hanno perso i propri cari nel conflitto che si sta consumando nei confini della loro Nazione:… Maria… Madre di Dio prega per noi peccatori.

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